Introduzione
Ognuno di noi vive in un preciso momento storico e, che ci piaccia o no, siamo inevitabilmente inseriti in un contesto che ci condiziona, ci rende liberi e schiavi, ci mostra cosa buone o meno buone, ci arride o ci spaventa.
Il nostro secolo è caratterizzato da un'enorme velocità di progresso essenzialmente dovuta all'evoluzione della tecnologia e spesso accade che tale velocità superi la naturale velocità umana di predisposizione al cambiamento.
Anche nell'arte sono ovviamente cambiate tante cose; basta ad esempio mettere a confronto la Gioconda di Leonardo Da Vinci e l'Orinatoio di Duchamp o i tagli di Fontana; la domanda è inevitabile: ma che cosa è successo?
Verso i primi del '900, siamo passati dall'arta figurativa che riproduceva personaggi, paesaggi, nature morte, dipinti in modo straordinario e che rispondevano a regole e tecniche accademiche ben precise, alla pittura astratta che ha distrutto l'oggetto e che si è basata viceversa sulla natura interiore e sulle sensazioni intime dell'artista utilizzando spesso supporti e materiali completamente diversi dalle tradizionali tele e colori.
Man mano che l'arte si è evoluta, si è liberata dall'aspetto naturale delle cose, trasformandosi in una manifestazione pura di forme neutre, via, via sempre più astratte e di colori che non corrispondono più alla realtà, ma che esprimono emozioni.
Personalmente ho definito un pensiero pittorico - Empatia Astratta - nato da una parte dall'esperienza pittorica sviluppata in anni di pittura, dall'altra dall'esperienza diretta della vita di tutti i giorni.
Più in particolare ho meglio valutato l'importanza di tre aspetti che ho definito - Fattori di positività - a mio avviso fondamentali e chiave d'accesso per il miglioramento continuo del nostro modo di vivere;
L'Equilibrio, la Semplicità e l'Armonia
L'arte deve esprimere il contesto in cui viviamo, ebbene, questo modo di dipingere vuol comunicare i tre aspetti di positività, fattori che si rilevano assolutamente attuali e necessari per meglio comprendere, affrontare, vivere ed agire nell'epoca in cui viviamo.
Nei miei lavori cerco di catturare l'attenzione dell'osservatore non tanto per mostrare un soggetto, quanto per far sentire le sensazioni più profonde che possono nascere quando si riesce ad entrare in empatia con le condizioni più interne e più intime del soggetto o del pensiero evidenziandone l'equilibrio espresso da semplici figure astratte e per mezzo dell'armonia cromatica espressa dalle forme stesse e dai colori utilizzati.
Vi sono altri fattori che ovviamente contribuiscono a uno stato di benessere, ma sono come dire, maggiormente in superficie, scontati ed effimeri, come ad esempio la salute, l'agio economico che sono da considerare come ovvi.
Ognuno di noi potrebbe raccontare esperienze e momenti di vita vissuti per i quali credo che non si possa che concordare con la veridicità dei tre fattori sia per situazioni di per sé positive dalle quali abbiamo tratto gioia e serenità, sia per situazioni negative dove, viceversa, ci siamo trovati in circostanze di sofferenza.
Se avessimo preso nota e avessimo catalogato gli innumerevoli casi che ci sono capitati nella vita, avremmo potuto sicuramente classificarli in momenti felici per i quali uno o più dei tre fattori si sono verificati, momenti drammatici per i quali o non si sono verificati o si sono verificati in parte o, peggio ancora, si sono verificate condizioni diametralmente opposte.
Se ciò è vero, e credo che non ci siano elementi per affermare il contrario, dobbiamo fare in modo che i tre fattori di positività diventino un nostro obiettivo per il raggiungimento di un vero e proprio stile di vita e come guida generale d'approccio alle cose.
Non ci sono situazioni che possono sminuire tale intento o casi in cui pensare che tale sforzo non valga la pena di essere compiuto, dalla più piccola alla più grande ogni situazione è un'occasione per applicare i tre fattori.
Dalla colazione del mattino alla definizione di una nuova legge o per l'acquisto di un prodotto o di un grande investimento lo sforzo va fatto, ovviamente proporzionalmente all'entità di quanto in esame.
Situazioni ingiuste, disoneste o non efficaci necessitano di correzioni atte a ristabilire gli equilibri, situazioni caotiche, confuse o estremamente complesse sono destinate a fallire e necessitano di iniezioni di semplicità e di linearità. situazione distorte e sgradevoli confondono e disturbano e vanno corrette con una buona dose di armonia.
Il campo di applicabilità dei tre fattori di positività è totale; si va dalla sfera personale, all'ambito sociale, al campo scientifico, politico ed economico.
La complessità di tutte le cose nell'ambito del privato, nelle relazioni, negli eventi, nelle organizzazioni, negli interessi, nelle convenienze, nelle ideologie, nei fatti politici, economici e sociali, comporta spesso la completa perdita d'attenzione di quello che dovrebbe essere il primario "principio guida" ovvero la ricerca dell'equilibrio.
Per la ricerca e l'applicazione del primo fattore - equilibrio - un grosso contributo ci giunge, come vedremo, dall'approccio sistemico, ovvero dalla capacità di vedere in senso ampio e allargato e di individuare e riflettere sulle relazioni che legano le singole cose (variabili).
Per l'individuazione degli altri due fattori - semplicità - armonia - lo spunto maggiore proviene dall'arte maggiormente focalizzato sul lato più intimo e più profondo e in grado di regalandoci sensazioni che nascono dalla sua capacità di agire sulle corde dei nostri sentimenti senza l'utilizzo di nessuna parola, ma attraverso il solo uso di forme e colori.
In altri termini, dovremmo da una parte acquisire la capacità di gestire una qualsiasi situazione con logiche sistemiche ricche di razionalità e concretezza senza quindi mai perdere di vista la realtà e l'equilibri0, dall'altra ascoltando emozioni e sensazioni interne che ci indirizzano verso la semplicità e l'armonia delle cose.
Nel presente scritto entreremo nel dettaglio di questi due strumenti:
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la ricerca del fattore EQUILIBRIO, utilizzando come strumento la TEORIA DEI SISTEMI
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la ricerca dei fattori SEMPLiCITA' e ARMONIA, utilizzando come strumento l'ARTE
per poi alla fine convergere in una forma di pittura che ho definito "EMPATIA ASTRATTA".
Ringraziamenti.
Un grazie particolare a mia moglie Giuliana, la mia inesauribile riserva di felicità quotidiana, che con il suo innato senso per il bello e per l'armonia, mi ha sempre donato un ricco scambio di idee e opinioni sincere. Un grazie ad Andrea, mio fIglio, che mi ha regalato pareri schietti e sguardi luminosi e acuti di giovani occhi. Un grazie ai docenti dell'Accademia di Brera e ai colleghi di studio e alla facoltà di Ingegneria per avermi fornito una visione e un approccio sistemico verso ogni cosa.