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Il giardino dell'Eden

dalla Genesi

Olio su tela 100x50x4

La composizione prende spunto dal Libro della Genesi - (Genesi 2.9) ed è suddivisa in quattro sezioni principali:
- nella parte di sinistra, l’albero della conoscenza del bene e del male è rappresentato con frutti bianchi (il bene) e neri (il male). Attorno all’albero un serpente, simbolo dell’inganno, e altri due esseri simili a rettili che si affrontano in una continua lotta fra il bene e il male, l’uno per difendere, l’altro per rubare, un uovo fecondo.
- nella parte di destra è rappresentato l’albero della vita dal quale l’uomo poteva prendere i frutti senza commettere peccato e vivere in una pace eterna.
Comprende un percorso d’acqua, in quanto dal giardino, ipotizzato geograficamente a oriente di Israele, usciva un fiume che si divideva poi in quattro rami fluviali: il Pison, il Ghihon, il Tigri e l’Eufrate.
- la parte centrale è composta da un cerchio luminoso che esprime la luce divina, che scende nella composizione fino ad avvolgere Adamo ed Eva posti più in basso. 
Adamo prende i colori del fiume (purezza dell’acqua e forme di vita acquatiche simili a pesci), mentre Eva, che accetta dal serpente il frutto proibito, ne prende addirittura le sue sembianze.
Sopra le teste stilizzate di Adamo ed Eva si intravede una “Y”, lettera utilizzata nella tarda antichità e nella letteratura medievale per indicare le scelte cui l’uomo è chiamato nella sua esistenza, per distinguere il bivio fra i vizi e le virtu’, tra la vita e la morte.
- la parte bassa, trasversale a tutto il quadro, rappresenta il Giardino nella sua varietà floreale.

Ellebori: Chi sono
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